Cinque cose da fare subito se dovessi sentire odore di gas in cucina

L’odore di gas è sempre un segnale di pericolo, e in cucina bisogna stare molto attenti: una fuga potrebbe comportare incidenti molto gravi.

La cucina è un luogo familiare e apparentemente sicuro dove ogni giorno si ripetono piccoli gesti rituali. In quello spazio si prepara il caffè al mattino, si mette su la pentola per bollire la pasta all’ora di pranzo e, di sera, si tira fuori la padella per cuocere un secondo… Se in quest’ambiente che sa di naturale riparo e intimità privata o familiare si avverte un odore pungente, insopportabilmente acre, c’è qualcosa che non va.

La fiammella accesa sotto una pentola in cucina
Cinque cose da fare subito se dovessi sentire odore di gas in cucina – il25.it

Non si tratta di un aroma naturale: è il mercaptano, una sostanza aggiunta artificialmente al gas proprio per renderlo riconoscibile. Il gas naturale, infatti, di per sé, è inodore. Ecco perché è fondamentale aggiungere a esso un sentore avvertibile e immediatamente riconoscibile che possa valere da segnale d’allarme.

Fuoriuscendo da tubi, caldaie, raccordi e ugelli, il gas si mescola con l’aria ma non è percepibile alla vista. Non produce calore. Non fa rumore. Quindi va percepito con l’olfatto. Se la concentrazione di gas supera una certa soglia, basta una scintilla per innescare una reazione molto, molto pericolosa. Potrebbe essere fatale anche la scintilla apparentemente innocua di un interruttore.

Non bisogna mai sottovalutare la puzza del combustibile in cucina. Quel particolare odore va inteso come un chiaro segnale che invita le persone raccolte nell’ambiente a interrompere subito ogni attività. La prima cosa da fare è non farsi prendere dal panico. Sono cinque le azioni da compiere, con ordine e criterio, per mettere la cucina in sicurezza.

Gas disperso in cucina: come agire, le cinque mosse

Sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno in Italia sono coinvolte in incidenti domestici causati dalle fuoriuscite di gas. Ed è fondamentale imparare a controllare periodicamente il sistema di approvvigionamento. Conviene, per esempio, verificare che ci sia sempre una corretta ventilazione in tutte le stanze con apparecchi a gas. Secondo gli esperti deve esserci un’apertura di almeno 100 centimetri quadri.

Un uomo che alza il gas sotto una padella in cucina
Gas disperso in cucina: come agire, le cinque mosse – il25.it

Deve anche essere garantita una corretta aerazione: i fumi devono essere scaricati all’esterno tramite canne fumarie e camini, che vanno puliti regolarmente. L’altra azione importante da eseguire concerne la manutenzione periodica. Secondo la norma UNI 1137, ogni dieci anni gli impianti di adduzione del gas dovrebbero essere controllati da personale certificato. E anche le caldaie rientrano in questa regola.

Altra cosa fondamentale per la sicurezza è installare dei dispositivi di sorveglianza della fiamma sui fornelli. Strumenti molto utili, che interrompono l’erogazione di gas se la fiamma si spegne accidentalmente.

Quando si avverte puzza di gas in cucina, bisogna innanzitutto spegnere i fornelli. L’altra cosa da fare è non accendere luci e apparecchi elettrici. Subito dopo è necessario aprire le finestre, lasciando che l’aria fresca disperda la concentrazione. Qualora sia possibile è consigliato chiudere la valvola del gas. Dopodiché conviene allontanarsi. Ultima cosa di vitale importanza: chiamare il proprio gestore o, in alternativa, i vigili del fuoco.

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