Pensando all’inverno viene subito in mente il camino, il Natale e anche, ovviamente, la cioccolata calda: la bevanda per eccellenza dei mesi più freddi dell’anno, quella che ci ricorda del confortevole candore che si può provare restando a casa in compagnia di un film o di un buon libro.
Proprio come il cioccolato in generale, anche la cioccolata calda è molto apprezzata non soltanto dagli adulti, ma anche dai più piccoli: un ottimo modo per fare merenda, oppure per chiacchierare con amici e parenti in qualche bar al posto del tradizionale aperitivo.
Grazie ai vari prodotti in commercio, è possibile fare facilmente la cioccolata calda anche in casa: ma quanto può restare in frigorifero quella che ci avanza? La risposta che ci aiuta ad evitare gli sprechi e a gestire meglio questa buonissima bevanda.
La cioccolata calda può essere realizzata facilmente in diversi modi: anche senza la bocchetta per montare il latte del bar, si può realizzare una versione “casalinga” di questa bevanda davvero buonissima, densa e cremosa proprio come quella del bar. Per la preparazione, possiamo usare sia direttamente il cioccolato sciolto (a bagnomaria, al forno o al microonde) sia il cacao amaro (in questo caso, aggiungere l’amido di mais prima di aggiungere il latte porta maggiore lucentezza).
Ci si può sbizzarrire poi con varie ricette particolari (si pensi alla cioccolata calda con cioccolato bianco e arance) o particolari abbinamenti con altri dolci (i canestrelli, insieme alla cioccolata calda, sono davvero deliziosi!). Per evitare gli sprechi, diventa però fondamentale sapere come conservare la cioccolata calda, e soprattutto per quanto giorni riesce a mantenersi prima di non essere più buona.
Può capitare, sfruttando anche il momento dedicato, di produrre più cioccolata calda rispetto a quella che servirebbe al momento; in questo caso niente paura, perché la quantità di bevanda avanzata può tranquillamente essere riposta in frigorifero, possibilmente in un contenitore ermetico.
In frigorifero, la cioccolata calda si può conservare per circa due giorni; dopo averla riposta, per essere consumata di nuovo va tolta dal frigorifero e scaldata il necessario in un pentolino. A quel punto, può essere servita di nuovo!
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